Guai per Apple. Violati i brevetti 3D Touch e Force Touch
15 Febbraio 2016Quando si è grandi come Apple, ci si abitua anche ad avere un ufficio legale abbastanza abile da sostenere le decine di problematiche legate alla legge. Infatti il copyright e le varie azioni legali sembrano essere diventati parte integrante del business tecnologico; pare infatti impossibile riuscire a fare mente locale e ricordare un momento in cui Apple non abbia avuto guai con Samsung in merito a qualche diritto. Inoltre sembra che citare in giudizio una società così grande e potente per poi guadagnare qualche milione di dollari, sia diventato una sorta di business abbastanza discutibile ma allo stesso tempo molto vantaggioso. E’ questo il caso di Immersion che ha improvvisamente deciso di citare in giudizio proprio l’azienda di Cupertino in merito ad alcuni brevetti riguardanti le tecnologie Force Touch e 3D Touch.
Questa volta il caso racchiuderebbe la situazione del piccolo e più debole produttore che essendo maltrattato chiede ovviamente giustizia. La questione ruota essenzialmente attorno a tre brevetti depositati proprio da Immersion. Tutti e tre brevetti sembrano essere stati infranti da iPhone 6 e 6 Plus, iPhone 6s e 6s Plus e tutti gli Apple Watch. I brevetti sono intitolati “Haptic feedback system with stored effects “, “Method and Apparatus for Providing Tactile Sensations” e “Interactivity Model for Shared Feedback on Mobile Devices“. Quest’ultimo sarebbe stato violato solo dai nuovi iPhone 6s e 6s Plus.
Immersion risulta molto agguerrita in questa guerra appena iniziata, infatti ha richiesto alla International Trade Commission degli Stati Uniti il blocco della vendita negli Stati Uniti dei device Apple coinvolti.
L’azienda ha infatti dichiarato che il lavoro e la dedizione impiegati nei progetti riguardanti Force Touch e 3D Touch sono stati di grande spessore e proprio in virtù di questo non intende accettare che qualcun altro si prenda i meriti. A rischio quindi anche l’implementazione delle suddette tecnologie in iPhone 7.
Da Apple attualmente non è pervenuta alcuna dichiarazione, ma la battaglia sembra appena cominciata.